Ciao! Se stai leggendo in maniera interessata questa guida, voglio anzitutto esprimerti la mia più sincera vicinanza; la frustrazione che stai provando non è facile da gestire, ma fidati che tutto questo un giorno ti sarà d’aiuto nei momenti di incertezza. Una volta un tizio più intelligente di me disse:
“Anche l’ora più buia, tutto sommato, dura solo sessanta minuti.”
QUESTA GUIDA PUNTA A FORNIRE UNA VISIONE D’INSIEME, VALGONO ALCUNE REGOLE GENERALI TRA LE QUALI:
- FAI DI TESTA TUA: Solo tu conosci i tuoi limiti, quindi usa tutta la tua conoscenza di te per trovare il piano B più adatto a te.
- NON CAMBIARE: Una volta trovato, NON CAMBIARLO, o almeno, non farlo perché pensi che quello di qualcun altro è migliore; ognuno ha i suoi limiti.
- NIENTE PANICO: Il panico è e rimarrà sempre il tuo peggior nemico!
Esami Convalidati e Art. 42 (ex art.6)
Articolo 42 (EX ART.6)
42, oltre che essere la risposta alla domanda fondamentale sulla vita, l’universo e tutto quanto, è un articolo dello statuto degli studenti e delle studentesse che permette di sostenere due esami presso una facoltà alla quale non si è iscritti, PREVIO il superamento di alcuni esami presso la propria facoltà.
Stante il fatto che la frequenza in alcuni corsi risulta essere obbligatoria, se vuoi dare esami in quella facoltà devi frequentare le lezioni del tuo canale corrispondente, altrimenti non verrai ammesso agli esami. In pratica, devi frequentare al buio.
Esami Convalidati
Alcuni corsi di laurea presentano degli esami molto simili a quelli presenti in altri corsi affini, il che permette di farseli riconoscere una volta entrati. Molto spesso sono esami che hanno codice SSD simile. (esempio: Fisica a Biologia – Fis/02 | Fisica in un altro corso: Fis/06).
Se un esame viene convalidato parzialmente significa che:
- Dovrai ripetere l’esame su un programma ristretto.
- I CFU derivanti dal superamento di questo esame non sono validi per il computo dei CFU che ti servono per passare all’anno successivo.
Per accedere ad alcuni corsi che convalidano esami è necessario superare un test a graduatoria locale, il che vuol dire che se non lo hai già fatto, molto probabilmente quando leggerai questa guida sarà purtroppo molto tardi.
Facoltà per convalidare gli esami: da dove partire
Il test di ammissione a determinati corsi di laurea non è famoso per essere semplice da superare, proprio per questo la domanda “Quale facoltà convalida più esami?” è una delle più gettonate in assoluto. Facciamo maggiore attenzione a questa domanda, per poi arrivare a fare una lista di facoltà che consentano di avere una buona sovrapposizione con il corso di studi di tuo interesse.
Chiunque si faccia questa domanda è perché, non avendo passato il test, ha intenzione di iscriversi all’università e trovare una facoltà che gli consenta di “passare” gli esami già dati, se l’anno successivo passerà il test d’ammissione. Se vi steste chiedendo “Come fare senza passare il test?” vi ricordiamo che in Italia l’unico modo per accedere a certi corsi è superando il test d’ammissione.
Vi presentiamo quindi una lista delle facoltà più famose e strategiche per quanto riguarda la convalida degli esami e, di seguito, commentiamo questa scelta.
Quali sono le facoltà che convalidano più esami?
- Biotecnologie
- CTF
- Farmacia
- Scienze Biologiche
In ogni università, le facoltà hanno programmi di corso diversi. Non è detto (anzi, non è quasi mai così) che una stessa facoltà in due università diverse abbia esattamente gli stessi esami. Biotecnologie all’Università di Padova ha un primo anno fatto da determinati esami, ma Biotecnologie all’Università di Torino può avere una distribuzione di esami differente. Non diametralmente opposta, ma diversa: per tutte le facoltà funziona così.
Andiamo quindi a nominare qual è l’elemento più rilevante quando si parla di convalida degli esami.
Da cosa dipende la convalida degli esami?
Senza girarci attorno, spesso ma non sempre l’attore principale nella convalida degli esami è il professore, cioè la persona che tiene le lezioni per il suo esame. Questo cosa ti fa capire? Che la tua situazione sarà abbastanza complessa se provieni da un altro ateneo, ma estremamente privilegiata se provieni dalla stessa università.
Molto spesso, le facoltà citate prima (Biotecnologie, CTF, Farmacia, Scienze Biologiche) condividono i professori con altri corsi affini, specialmente per quanto riguarda il primo anno: è molto probabile, ad esempio, che il Corso di Biologia alla facoltà di Biotecnologie sia tenuto dallo stesso professore che tiene il Corso di Biologia in un altro corso di laurea.
In questo caso, la convalida totale dell’esame di Biologia sarà molto probabile, a meno di grosse discrepanze di CFU (crediti formativi universitari).
Come funziona la convalida degli esami? Esempi concreti
Vediamo assieme tre scenari:
- Se a Biotecnologie all’Università di Roma l’esame di Biologia ha 8 CFU e in un altro corso di laurea all’Università di Roma ne ha 8, molto probabilmente vi verrà convalidato.
- Se a Biotecnologie all’Università di Roma l’esame di Biologia ha 8 CFU e in un altro corso di laurea all’Università di Roma ne ha 10, ci sono due strade:
- Vi viene convalidato.
- Vi viene richiesta un’integrazione, quindi o uno scritto o un orale sulla parte del programma mancante nell’esame a Biotecnologie.
- Se a Scienze Motorie all’Università di Roma l’esame di Anatomia ha 6 CFU e in un altro corso di laurea all’Università di Roma ne ha 18, probabilmente non vi verrà convalidato, perché i due esami hanno ampiezza completamente differente.
Aggiungendo a questi esempi pratici la variabilità dell’Università (quindi non ragioniamo più su un passaggio di corso ma su un trasferimento), la convalida diventa molto più complicata, anche a parità di programma dell’esame e di CFU.
Ottimizzazione ed efficienza del sistema
La selezione a Medicina è necessaria per indirizzare i giovani verso percorsi formativi appropriati il prima possibile. Se ben strutturata, comporta benefici significativi per gli studenti.
Una selezione consente di identificare gli studenti più preparati a proseguire un percorso lungo, intenso e impegnativo, riducendo il fenomeno della dispersione scolastica e universitaria. Inoltre, garantisce che il numero di aspiranti medici sia allineato con le reali esigenze del sistema sanitario, evitando un eccesso di professionisti e assicurando che i futuri medici ottengano la certezza di un impiego stabile (a ben vedere, dopo 12 anni di studi, i tuoi sforzi DEVONO essere riconosciuti).
Questa ottimizzazione comporta benefici anche a livello economico. Il modello che prevede l’accesso tramite test, gestito com’è stato finora, ha un budget complessivo relativamente basso e autofinanziato dal costo della prova. Con un modello basato sull’accesso libero, questa spesa aumenterebbe significativamente.
Quindi, la selezione non solo garantisce un maggiore successo accademico per gli studenti, ma tutela nel lungo termine il diritto al lavoro dei medici e permette un risparmio economico generale per il sistema.
Inappropriatezza di altri modelli adottati in Europa
Nonostante le discussioni in corso, la selezione per l’accesso a Medicina non è stata mai messa in dubbio, ma la forma che potrebbe prendere sì. Il test di ammissione standardizzato per le facoltà di Medicina è una best practice internazionale riconosciuta per la sua efficacia predittiva e l’efficienza economica.
In Italia, il sistema è centralizzato, il che significa che c’è un unico test nazionale che determina l’ammissione agli studi per tutte le facoltà di Medicina. Questo modello è strettamente legato al sistema sanitario nazionale e garantisce una formazione medica coerente con le esigenze del paese.
Il modello francese attuale, che sposta la selezione dopo sei mesi di università, è ancora gestito in parte dalle singole università, ma segue linee guida nazionali. Tuttavia, ha suscitato critiche per l’iniquità della valutazione e l’inefficienza economica e logistica, rendendolo meno adatto al contesto italiano.
Bilancio Rischi e Benefici
I test d’ammissione standardizzati sono il metodo più efficiente ed economico per prevedere il successo accademico degli studenti. Questo sistema, fortemente voluto dalle università, garantisce che solo gli studenti più preparati accedano ai corsi di Medicina, ottimizzando così le risorse universitarie e riducendo i tassi di abbandono.
Se si decidesse di rimuovere il numero chiuso, ci si aspetterebbero benefici significativi, ma attualmente non ci sono prove che un modello di accesso libero porterebbe vantaggi. Al contrario, il rischio è che possa comportare inefficienze e un uso inadeguato delle risorse, oltre a un aumento dei costi per lo Stato e per le famiglie.
Cambiare radicalmente approccio metterebbe a repentaglio tempo e risorse degli studenti. Il test di ammissione rimane l’unica soluzione che permette una selezione anticipata meritocratica, indirizzando gli studenti verso il percorso più adatto alle loro capacità e aspirazioni, riducendo il rischio di abbandoni e ottimizzando le risorse disponibili. Una selezione è quindi essenziale per garantire un futuro sostenibile per la formazione medica e la salute pubblica in Italia.

Articoli correlati
Richiedi info
